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Lo stemma

Lo stemma


Durante il quinquennio amministrativo 1975-80 l 'Assessore alla Cultura del Comune di Oriolo, si pose il problema dello stemma civico, quello autentico. Fino ad allora tutti avevano accettato uno stemma, mai adottato ufficialmente, sulla cui armatura campeggiavano un orologio fra due chimere e la scritta: "o kronos esti numnos kai sophia" - il tempo è denaro e sapienza.

La scelta dell'orologio probabilmente fu attinta dal manoscritto di Giorgio Toscano (1695) "La Storia di Oriolo" , che recita tetualmente: " ...oggidi lo chiamano Oriolo, e veramente può dirsi orologio, perchè questa Terra a dire il vero collocata su un monte di pietra, con una vastissima Chiesa col Castello, che sta più sollevato, con un vero ed alto campanile col suo orologio, e come tale molto gli conviene, e se le adatta il nome di Oriolo... quod nomen est conseguens rei... "

L'opera del Biasia, fusa con la tecnica della cera persa è quindi unica e si fa ammirare ed apprezzare per l'alta fattura, per la cura del particolare, per la dinamicità della rappresentazione, per lo studio anatomico dei soggetti ed il carattere espressivo degli stessi. Nel frattempo e precisamente il 6 marzo 1980 si prese contatto con lo Studio Araldico di Genova, chiedendo le modalità per l'impostazione della pratica araldica di adozione nonchè la miniatura colorata dello stemma civico con documenti illustranti i trascorsi storici del Comune. Contestualmente, per accellerare la pratica, si inviò allo Studio Araldico la seconda ipotesi della pittrice Elda Puccini Giotti, che si rifaceva al sigillo ritrovato nell'Archivio di Stato , di Cosenza.

In particolare il bozzetto doveva presentare le figure componenti l'emblema entro uno scudo di foggia sannitica, sormontato dalla corona regolamentare di Comune e circondato da due rami di quercia e di alloro legati in decusse da un nastrino. Il gonfalone doveva presentare un drappo quadrangolare di un metro per due, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma disposti secondo le normali partizioni araldiche, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale sormontato dall'iscrizione centrata, pure in argento, "Comune di Oriolo" . Con lettera del 14 Maggio 1985 la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in riferimento alla blasonatura degli emblemi, fece dei rilievi tecnici cui il Comune si attenne. Si diede incarico ad uno dei blasonisti-miniaturisti, Renzo Bernardini di Roma, affinchè provvedesse alla esecuzione delle miniature.

--- a cura del Prof.Vincenzo Toscani ---

Per chi fosse interessato ad una trattazione più dettagliata della storia dello stemma di Oriolo, è disponibile il file in formato Word: STEMMA.ZIP