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La famiglia Pignone

La famiglia Pignone


Nella storia di Oriolo, per più di 350 anni, furono presenti i Pignone del Carretto. Senza alcun dubbio questa famiglia ebbe il suo peso sugli usi, i costumi,il modo di vivere e interpretare la storia del tempo, da qualsiasi parte fossero: col popolo o contro di esso. I Pignone erano originari della Provenza e vennero in Italia al seguito di Carlo I d'Angiò. Carlo, figlio di Luigi VIII di Francia e Bianca di Castiglia, divenuto re di Sicilia per designazione di Papa Clemente IV nel 1265, scese in Italia con un grosso esercito. Al suo seguito c'era Giacomo di Campagnola detto Pignone, che possiamo considerare il capostipite della Famiglia in Italia. Giacomo fu nominato vicerè in Terra di Bari e poi Capitano di Napoli. Dello stesso ceppo era Federico Pignone, nominato Maestro di Campo e Capitano di Gente d'Arme dall'ultimo sovrano del ramo dei Capetingi, il re di Francia Carlo IV il Bello.

Federico sposò la nipote del conte d'Evreux ma ne rimase vedovo. Si trasferì, quindi, nel Regno di Napoli e nel 1328 contrasse matrimonio con Lucrezia Sanseverino.Nel 1343 a Roberto, figlio di Carlo II, succedeva Giovanna I che concedeva a Galeazzo Pignone, intorno al 1350, il Governo di Avignone, in Francia. Nel 1500 nacque Carlo V d'Asburgo che, incoronato re d'Italia(nel 1530) e imperatore, dopo di aver sconfitto Francesco I, legò il nome di Oriolo a quello dei Pignone. Il feudo di Oriolo fu venduto, infatti, al figlio di Aurelio, Marcello. Marcello Pignone, addottorato sia in diritto civile che canonico (in utroque iure), era uno degli otto Presidenti di Camera togati della Regia Camera della Sommaria e, come tale, pose ordine alla regia Dogana di Foggia. Nel 1543 gli fu affidata la repressione del brigantaggio nei dintorni di Cosenza. Si era nel periodo delle lotte baronali e figura preminente era il principe di Salerno, già Signore di Oriolo. La Terra di Oriolo e i casali di Farneto, Castroregio e Torricchia (oggi Alessandria del Carretto) vennero dati da Alfonso d'Aragona a Roberto Sanseverino e da Ferdinando d'Aragona a Ferdinando Sanseverino. Il 1 Luglio 1553 la Regia Camera, con decreto reale, fece la liquidazione delle rendite dei corpi feudali della Terra di Oriolo, suoi casali e "il feudo rustico" di Montegiordano. Il prezzo pagato fu di 10.800 ducati.

Con detta compera Marcello Pignone acquistò la giurisdizione e i diritti baronali che costituivano " l'utile dominio". Nel 1556 il neo barone di Oriolo ebbe la nomina a Reggente del Regio Collaterale Consiglio. Fu, quindi, inviato alla Corte di Spagna quale Reggente del Supremo Consiglio d'Italia. Filippo II, con privilegio del 16 aprile 1558, gli concesse il titolo di: marchese di Oriolo. Marcello sposò donna Fulvia Gattinara, figlia di Antonino Conte di Castro e di Porzia Colonna, cugina di secondo grado di Caterina dei Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico. Con questo matrimonio i Pignone diventarono Pignone del Carretto. Nel 1583 moriva Alfonso del Carretto marchese del Finale e i titoli passarono ad Alessandro. Nel 1633, sempre Alessandro, fondò Alessandria del Carretto su cui incardinò il titolo di principe.

Nel 1645 Alessandro Pignone del Carretto cominciò "la nuova edificazione di Montegiordano". "Scorgendo il Marchese l'ottima riuscita della Terra di Alessandria posta nelle montagne, e vedendo l'utile che ne ricavava, le venne in pensiero di volerne edificare un'altra nelle marine, e volle rinnovare il nome dell'antico Montegiordano, non in quel luogo, ove era quello situato, come troppo vicino alle scorrerie dei Turchi, ma ben quattro miglia lontano, e più ad Oriolo vicino, per altri quattro miglia distante, su di un piano sopra un monte, che riguarda il mare, e proprio nel territorio del Calopardo, che prende il nome forse da altra terra antica, che ivi fusse stata."

Ancora oggi, a ricordo della fondazione, esiste in Montegiordano paese una piazza intitolata a Alessandro III Pignone del Carretto. Nell'ottocento, e precisamente il 4 giugno 1819, nacque nel castello di Oriolo Gennnaro Pignone Del C. che fu maggiordomo di settimana del re Ferdinando II. Dopo l'unità d'Italia i titoli nobiliari rimasero e alla famiglia Pignone vennero riconosciuti, con D.M. del 22 marzo 1899, i titoli di principe di Alessandria (Del Carretto), marchese di Oriolo e di Lupara. Con questi riconoscimenti la famiglia Pignone era iscritta al Libro d'Oro della Nobiltà Italiana. Oltre ai titoli nobiliari molti dei Pignone potevano fregiarsi di quelli cavallereschi: Alessandro Pignone, nato nel 1848, fu Cavaliere degli Ordini della Corona d'Italia, del Sole del Giappone, della Corona di Prussia, di S.Michele di Baviera, di Alberto di Sassonia, di Ufficiale della Corona di Siam. Alessandro, morto il 1920, fu anche Ammiraglio della Marina Militare italiana, mentre Carlo fu commendatore dell'Ordine Costantiniano.

Gaetano, nato a Napoli, fu cavaliere di giustizia dell'Ordine di Malta. Morto Carlo, i titoli di Patrizio Napoletano, Principe di Alessandria, Marchese di Oriolo, Marchese di Lupara, Marchese di S. Dano, Marchese di Gualdialfiera ecc. passarono al fratello Giovanni. L'ultima dei Pignone nata a Oriolo e figlia del decimo principe di Alessandria e 12 marchese di Oriolo, morì a Napoli il 1 febbraio 1969. Il ramo dei Pignone del Carretto si estinse definitivamente con Ettore, cavaliere di giustizia del Sovrano Militare Ordine Costantiniano di S.Giorgio di Carinzia. Don Ettore Pignone, ultimo principe di Alessandria, chiuse la dinastia dei marchesi di Oriolo con la sua morte sopravvenuta il 28 marzo 1971.

--- a cura del Prof.Vincenzo Toscani ---